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Con la collaborazione e condivisione di
Albanoarte Teatro ETS in collaborazione con l’Ente Turistico Terre del Vescovado è promotrice della quinta edizione del Terre del Vescovado Teatro Festival. Un Festival che vede coinvolti quest’estate sei comuni delle Terre del Vescovado (Albano Sant’Alessandro, Bolgare, Chiuduno, Costa di Mezzate, Pedrengo, Scanzorosciate), con un preambolo al “Gavazzeni” di Seriate (in collaborazione con S.I.E.C. srl.), per altrettanti eventi in suggestive location o luoghi importanti, seguiti da una degustazione di prodotti locali a cura dell’Ente Turistico.
L’anteprima del TdV, come fosse un’overture operistica, è affidata a Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque che portano in scena il libro di Michela Murgia “Stai Zitta!” con la regia di Marta Dalla Via (3 luglio, CineTeatro Gavazzeni, Seriate). Uno spettacolo urgente che denuncia fortemente e con intelligenza gli stereotipi di genere attraverso quelle “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nel libro, raccontando perciò la società contemporanea con una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Il giorno dopo (4 luglio, Agriristorante Sant’Alessandro, Albano S.A.) il Festival parte ufficialmente con una Prima Nazionale che vede protagonista Matteo Vignati un giovane talento scoperto da Mario Perrotta, attore celeberrimo, considerato una delle figure di spicco del teatro contemporaneo italiano, vincitore di numerosi riconoscimenti e più volte Premio Ubu. Vignati partecipa ad un corso di drammaturgia e recitazione organizzato da Perrotta, presentando una bozza di quello che sarebbe diventato un vero e proprio spettacolo: “Ultimo. Ballata per uomini e bestie”.
Perrotta ne rimane talmente colpito da decidere di produrre lo spettacolo, di esserne regista e, per la stima che nutre per Albanoarte Teatro di debuttare nel TdV. Il terzo appuntamento (13 luglio, Villa Conti Sottocasa, Pedrengo) propone un cambio di registro grazie a “Almeno tu nell’universo” appassionato omaggio a Mia Martini realizzato da tre attrici di punta della Compagnia milanese ATIR, conosciuta a livello nazionale per la qualità dei progetti teatrali. Protagonista dello spettacolo è Matilde Facheris, volto noto del territorio per aver recitato in “Albano S.A. con altri occhi” e anche per aver vestito i panni di Arlecchina alla cerimonia di apertura di BGBS23, ma soprattutto per essere una delle attrici di punta della compagnia milanese. Armonizzano con lei le canzoni di Mimì altre due bravissime performer Virginia Zini e Sandra Zoccolan con al pianoforte Mell Morcone, altro nome di punta a livello nazionale. A distanza di una settimana (20 luglio, Cortile del Palazzo Comunale, Bolgare) l’ospite d’eccezione è Leonardo Capuano con il suo “Elettrocardiodramma”. Un monologo ironico e poetico, tenero e struggente, ad alta intensità emotiva vera prova d’attore per l’artista cagliaritano, affermatosi a livello nazionale grazie alla forte vena autorale, insieme al talento d’interprete, che in questo caso mette in scena un balbuziente che come un fool shakespeariano sembra guardare attraverso ed oltre l’oggettività delle cose, sembra avere una lucidità superiore e una più libera facoltà di espressione rispetto agli altri tanto da affermare che “se esistesse una pillola per l’equilibrio…. beh, la prenderemmo tutti”. Chiude la prima parte del Festival un momento di totale evasione e caustica comicità. Era il 2015 quando i talentuosi ragazzi di Generazione Disagio giunsero per la prima volta all’Albanoarte Teatro Festival portando il primo loro spettacolo “Dopodiché, stasera mi butto”, e fu un successo. Per il decennale la compagnia, ora affermata a livello nazionale (tanto da aver calcato le assi del Teatro della Tosse, di Zelig, del Piccolo Teatro, ecc.) ha deciso di concedere una seconda vita allo spettacolo aggiornandolo ai tempi. Un evento che è quiz show, cabaret, commedia, farsa, che interagisce con il pubblico, che racconta tragicomicamente la generazione dei trentenni d’oggi con i loro molteplici disagi, senza prendersi troppo sul serio… ma indagando le miserie per la sopravvivenza come metafora di un futuro troppo incerto (1 agosto, Cascina San Giovanni, Scanzorosciate). Dopo una pausa vacanziera il rientro (24 agosto, Anfiteatro del Comune, Costa di Mezzate) è all’insegna di una tematica insolita ma resa in modo dinamico e piacevole: ScenaMadre con “Liberatutti”. La giovane ma ormai affermata Compagnia Teatrale spezzina mette in scena uno spettacolo adatto a tutti in cui si ride dello sport, ma con un po’ d’amarezza: non è più gioco con il quale divertirsi ma business, spazio di perenne conflitto, imbrigliato da egoismi e regole precise piovute dall’alto. Attraverso giochi e parabole se ne mostrano i vuoti riti, le formule obsolete, i finti insegnamenti, l’educazione scorretta tesa alla sopraffazione, il ruolo perverso dei genitori. Tematiche importanti e complesse emergono con semplicità e sottile ironia. La chiusura del Festival a (14/09 Auditorium Comunale, Chiuduno) è affidata ad Usine Baug ed ai Fratelli Maniglio che mettono in scena uno spettacolo del cosiddetto filone “Teatro d’indagine”. “Ilva Football Club” tratta una delle storie più drammatiche della cronaca del mondo lavorativo italiano e lo fa attraverso un linguaggio che mescola diversi stili di messinscena, dalla recitazione all’uso metaforico del corpo, dalla scenografia minimale ma estremamente efficace ad una scelta musicale intelligente, la storia dell’Acciaieria ILVA, la più grande d’Europa, trova compimento tramite il racconto di una leggenda calcistica inventata ma estremamente coinvolgente.
Biglietto unico € 15 (Stai Zitta!)
Prenotazione/acquisto: www.teatrogavazzeni.it
Biglietto unico € 10 (Ultimo – Almeno tu nell’universo – Elettrocardiodramma – Dopodiché… – Liberatutti – Ilva FC)
Prenotazione: www.albanoarte.it/prenotazioni/
Per informazioni info@albanoarte.it – cell. 334.8136246 (dalle 16 alle 18)