“Voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali” …così Franco Battiato definiva liricamente gli stormi d’uccelli. Se cambiamo il soggetto della canzone, il significato prende altri valori e quindi individuare “Icaro e Dedalo” come tema principale dell’evento crea finestre desiderose d’essere aperte. 3 laboratori teatrali intergenerazionali in 3 paesi delle Terre del Vescovado (Gorlago, Pedrengo e Scanzorosciate). 3 coppie artistiche formate da dramaturg e compagnie teatrali, da un anno uniti nella rete artistica “Saltamuretto – progetto per un Teatro di coesione sociale”. Una settimana di lavoro con 3 gruppi distinti formati da una decina d’abitanti dei paesi coinvolti e limitrofi, per la produzione di 15 minuti di performance ciascuno, unite in un unico spettacolo che ancor prima diviene incontro e relazione.

In scena si alternano 26 persone che hanno messo a disposizione coraggio, storie e pensieri nei laboratori simultaneamente tenuti da Silvia Briozzo, Fabio Comana, Lucio Guarinoni (coordinatore dell’aspetto drammaturgico e di messinscena finale), Michele Eynard, Francesca Poliani e Alberto Salvi. La storia di Icaro e Dedalo, figlio e padre, ispira riflessioni su temi senza tempo quali il conflitto generazionale, la voglia di evasione, la ribellione, la creatività ma anche il senso del limite. Finestre con geometrie diverse si spalancano sulle nostre esistenze, su relazioni dalle rotte più o meno percettibili, su rapide partenze e brusche frenate mosse da quella voglia di bruciare i tempi… con voli imprevedibili.

Ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione obbligatoria (prenotazioni@albanoarte.it – cell. 334.8136246 (dalle 16 alle 18)).