Lo spettacolo itinerante in bicicletta per le vie di Gorlago è il punto di arrivo scaturito da un incontro, come sempre avviene per il teatro: una dozzina di residenti di diverse generazioni, per lo più donne, con il desiderio di raccontarsi e noi di Teatro Prova curiosi di scoprire come trasformare le loro storie, quelle storie, in una narrazione collettiva.
Le memorie personali sono diventate presto intime e corali allo stesso tempo, gli aneddoti e i ricordi, così freschi e vivi sono sembrati di un tempo vicino anche se del secolo scorso.
Lentamente li abbiamo classificati e riordinati per tematiche salienti: il lavoro nei campi, la vita dei lavoratori, la scuola divisa per maschi e femmine, i personaggi importanti e famosi diventati orgoglio per i cittadini di Gorlago, come il tenore Bolis. E ancora, le figure di riferimento come Don Luigi Merelli che oltre a guidare nella fede ha dato possibilità e stimoli ai giovani del tempo e gli “spolverinér” che si sono inventati il lavoro della vendita della polvere delle cave di Zandobbio.
Ne è emersa una narrazione feconda di sentimenti e di un sentire comune, la memoria di molti, spesso mai ascoltata dalle nuove generazioni, ma ancora viva e presente di quel territorio.
È stato confermato il valore di “Terre con altri occhi” che vede la possibilità di realizzare nell’anno della Capitale della Cultura della nostra città insieme con Brescia quei progetti che corrispondono anche alla necessità di comunità e coesione sociale nel tempo post pandemico dove lo stare insieme nella condivisione della narrazione rinnova l’importanza dell’incontro con l’altro.
Lo spettacolo è dislocato nei luoghi più caratteristici del paese, ogni luogo è diventato casa di racconti dalle assonanze e dai sapori comuni, anche emotivi. Ogni spazio scelto è scenografia arricchita dalla narrazione degli attori talvolta narratori talvolta personaggi. In ogni angolo si dà voce a chi in qualche modo lo ha abitato. (Francesca Poliani)